Il Prof. Abraham Dachman, Professore di Radiologia alla University of Chicago Medical Center, ha partecipato in questi giorni al congresso della Società Americana di Radiologia Gastroenterologica in California (Carlsbad) ed ha sottolineato come la colonscopia virtuale (CV) sia più facilmente rimborsata come esame diagnostico eseguito dopo una colonscopia tradizionale incompleta o eseguito in pazienti anziani o con fattori di rischio per sottoporsi alla colonscopia tradizionale (CC). La CV non viene invece ancora accettata come esame di screening in pazienti asintomatici e quindi non rimborsata se fatta per questo scopo. Il supporto alla CV come esame di screening è dato dall’American Cancer Society e dalla Blue Cross/Blue Shield mentre viene opposto dalla U.S. Preventive Task Force e da Medicare.
Medicare rimborsa l’esame di CV se fatto a seguito di CC: nel 2005 infatti ha negato il rimborso del 70% delle CV su 3,663 richieste mentre nel 2008 l’ha negato solo nel 48% dei casi su 10,800 richieste.
Dal 2004 la CV negli Stati Uniti ha il suo “billing code” (codice identificativo di rimborso) ed è passata dalla categoria III (cui il rimborso viene quasi sempre negato) alla categoria II l’anno scorso (prima che il Presidente Obama si sottoponesse a questo esame).
I punti fondamentali del discorso di Dachman sono riassunti qui di seguito:
- molte assicurazioni private tra cui Cigna, United healthcare e Anthem Blue Cross/ Blue Shield rimborsano la CV sia come screening che come esame diagnostico;
- 46 Stati, Porto Rico, le Isole Vergini e Washington DC prevedono il rimborso per la CV solo in alcuni selezionati casi;
- 27 Stati e Washington prevedono il rimborso per la CV quando la CC è controindicata;
- 28 Stati, Porto Rico, Washington DC prevedono il rimborso per la CV se fatta dopo CC incompleta;
- 19 Stati prevedono il rimborso per la CV se fatta dopo CC solo se questa è incompleta per presenza di cancro occludente;
- 4 stati non prevedono nessun tipo di rimborso per questo esame;
- 22 stati hanno leggi per cui può essere richiesto di seguire le linee guida dell’American Cancer Society per lo screening del cancro.
I problemi più comuni all’accettazione del rimborso sono l’esposizione alle radiazioni ionizzanti e la possibilità di trovare reperti extracolici che aumentano i costi e la preoccupazione del paziente nonché la mancanza di infrastrutture adeguate (soprattutto negli ospedali più piccoli, di provincia) e di uno standard nel training dei radiologi dedicati a questa metodica.